Mascherine

Mascherine di comunità, chirurgica e DPI: facciamo chiarezza

mascherina-di-comunità-BPROTEQ

In questo articolo cerchiamo di capire sono le mascherine di comunità. Quando è scoppiata la pandemia di Covid-19, nessuno era a conoscenza di come questo virus si diffondesse, e tantomeno di quali fossero le cure e gli strumenti di protezione più efficaci. Molto presto però, uno strumento si è dimostrato estremante utile nel ridurre la diffusione del contagio, e spesso anche la gravità dell’infezione: si trattava proprio delle mascherine individuali.

Le mascherine sono state quindi adottate fin da subito come il presidio medico d’eccellenza per la protezione individuale, che dovevano essere certificati e regolamentati non solo per l’utilizzo pubblico ma anche per l’utilizzo nei contesti più professionali, come ad esempio negli ambiti sanitari. Tutti questi ambiti di applicazione sono però caratterizzati da diversi gradi di rischio, per cui è stato necessario identificare e predisporre di una serie di modelli di mascherine, capaci di garantire il corretto grado di protezione in molteplici contesti.

In questo articolo, cerchiamo di fare chiarezza sui tre modelli più diffusi e utilizzati per prevenire il contagio da Covid-19, approfondendo la classificazione di mascherine e DPI: le mascherine di comunità, le mascherine chirurgiche e i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale).

Le mascherine di comunità

Definire cosa sono le mascherine di comunità è un aspetto molto importante, perché non devono essere confuse con le mascherine chirurgiche e i DPI: si tratta infatti di mascherine auto-prodotte e riutilizzabili che, secondo l’art.16 del d.l. 8/2020, devono essere realizzate con materiali multistrato, non infiammabili e non tossici. Attenzione però: per questo modello di mascherine non è previsto nessun tipo di valutazione da parte dell’INAIL e da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

Le mascherine di comunità non possono essere considerate come veri e propri presidi medici, in quanto non assicurano gli stessi livelli di protezione dei DPI e delle mascherine chirurgiche. Non possono essere utilizzate nei contesti ospedalieri o comunque in tutti quei luoghi a rischio di contagio elevato e, prima di essere riutilizzate, devono essere lavate ad alte temperature, raggiungendo almeno i 60 gradi.

Le mascherine chirurgiche

A differenza delle mascherine di comunità, le mascherine chirurgiche si classificano come un vero e proprio presidio medico. Si tratta tuttavia di mascherine che presentano un medio potere filtrante, riuscendo a filtrare ben il 95% delle particelle in uscita, ma solamente il 20% di quelle in entrata. Questi modelli di mascherine proteggono quindi in modo estremamente efficace gli altri e l’ambiente circostante, ma non allo stesso modo la persona che le indossa.

Le mascherine chirurgiche sono infatti particolarmente adatte ad essere utilizzate in contesti specifici e professionali, come nell’ambito sanitario in cui lo scopo primario è quello di proteggere i pazienti. Si caratterizzano per essere altamente traspiranti, permettendo di muoversi e lavorare in modo agevole, e si tratta di dispositivi monouso, che dovrebbero essere cambiate ogni quattro-sei ore per mantenere intatte le loro performance.

I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)

Le mascherine in assoluto più protettive sono quelle che si classificano come Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Le mascherine FFP1, FFP2 e FFP3 sono infatti quelle dal maggior potere filtrante, in quanto proteggono le vie respiratorie da un’elevatissima percentuale di particelle disperse nell’aria, sia in entrata che in uscita. Se i modelli FFP1 arrivano a filtrare almeno l’80% di queste particelle, le FFP2 proteggono da almeno il 95%, mentre le FFP3 da ben il 99%.

A differenza delle mascherine chirurgiche, i DPI possono essere trovati in commercio nei modelli con valvola, molto confortevoli perché facilitano l’atto respiratorio, ma anche nei modelli senza valvola, che invece assicurano la prevenzione anche nel caso di soggetto positivo: non permetteranno infatti il rischio di aerosol contente particelle virali nell’ambiente circostante.

 

Quindi ricorda che le mascherine di comunità non possono essere utilizzate nei contesti ospedalieri o comunque in tutti quei luoghi a rischio di contagio elevato. Sfoglia il catalogo Bproteq e scegli il modello di mascherina che più si addice alle tue esigenze professionali e di protezione, dalle mascherine chirurgiche fino agli specifici DPI: affidarsi a Bproteq significa scegliere prodotti di grande qualità, per il massimo della sicurezza.