Guanti monouso in nitrile, lattice o vinile: quali scegliere?

Il mercato attuale offre molteplici soluzioni quando si entra nell’ambito dei dispositivi di protezione personale e dei guanti in particolare. Differenti materiali, diverse proprietà meccaniche e di interazione con ambienti e oggetti circostanti, caratteristiche specifiche che variano a seconda di modelli e condizioni d’uso possono effettivamente generare confusione nel momento in cui si desidera raccogliere informazioni e ci si avvia alla scelta del prodotto migliore. Ecco perché abbiamo predisposto una rapida guida su quali guanti monouso usare in base alle diverse situazioni, con un focus particolare sulle differenze tra le soluzioni in nitrile e quelle in lattice o in vinile.
Guanti in Nitrile
Per comprendere quali sono i migliori guanti monouso a seconda degli ambiti di applicazione, è utile cominciare da una versione dotata di caratteristiche particolarmente interessanti: i guanti in nitrile.
Questo genere di soluzioni è appunto sviluppato in Nitrile, o meglio in gomma nitrilica (nota anche come NBR, nitril butadiene rubber), sostanza con una composizione a base di butadine e acrilonitrile, della famiglia delle gomme. Tra le proprietà principali di questo prodotto figurano senza dubbio una bassa incidenza di fenomeni di sensibilizzazione della pelle, una grande resistenza sia meccanica che chimica, un’ottima elasticità, un basso rischio di effetti collaterali sulla cute anche in soggetti sensibili e un’ampia versatilità d’uso.
Quando si parla di guanti monouso e di quali scegliere, quindi, un posto d’onore va certamente riservato ai guanti realizzati in nitrile.
Guanti in Lattice
Alla base della produzione di guanti in lattice, molto diffusi e da tempo presenti sul mercato, c’è la lavorazione del liquido effluente dalla corteccia dell’albero della gomma, identificato scientificamente con il nome di Hevea brasiliensis. Proprio dal Paese sudamericano, o meglio dall’area amazzonica, proviene questo genere di pianta, coltivata ormai in maniera estensiva anche nei Paesi di Malesia, Indonesia, India, Tailandia e Vietnam.
Se ci stiamo domandando quali guanti monouso usare, i guanti in lattice brillano certamente per elevate elasticità e resistenza, anche se va ricordato che per contro le proteine del lattice possono comportare il rischio di insorgenza di disagi di sensibilizzazione cutanea in soggetti predisposti.
Guanti in Vinile
A conclusione di questa rapida rassegna sui guanti monouso e su quali scegliere, va menzionato un altro genere di dispositivi di protezione delle mani, ovvero i guanti in vinile. Queste particolari soluzioni vengono prodotte a partire dai granuli del PVC, ovvero del Poli Vinil Cloruro, una delle plastiche più diffuse e frequentemente impiegate, e da specifici plasticizzanti, solitamente della famiglia degli ftalati.
Tra i punti di forza di questa soluzione protettiva figurano senz’altro una bassa incidenza di rischi di sensibilizzazione cutanea e un costo generalmente inferiore agli altri modelli, ma tra gli aspetti negativi si sottolineano la minor resistenza meccanica e l’impossibilità di utilizzo in contesti che prevedano la presenza di alimenti grassi o alcolici, a causa degli ftalati impiegati nella sua realizzazione.
Quali sono i migliori guanti monouso?
Difficile rispondere in maniera netta, dal momento che le diverse proprietà si adattano meglio o peggio a seconda dei differenti contesti e delle diverse condizioni d’uso. Certo è che paragonando i guanti in nitrile e quelli in lattice risulta evidente che i primi si mostrino in generale più resistenti tanto alle sollecitazioni meccaniche quanto alle interazioni con elementi chimici, e che tra i molti settori in cui entrambi possono essere impiegati, solo per i primi vi sia la possibilità di utilizzo nell’ambito alimentare, dal momento che sono sprovvisti di proteine del lattice potenzialmente rischiose per soggetti allergici se depositate sulla superficie degli alimenti.
Se all’interno di una analisi su quali guanti monouso convenga usare mettessimo poi a confronto i guanti in nitrile e quelli in vinile, noteremmo che i primi emergerebbero nettamente per resistenza e impermeabilità, e quindi per sicurezza e protezione in tutta quella serie di operazioni che siano a contatto con liquidi o, a maggior ragione, con sostanze chimiche cui prestare attenzione.